domenica 12 aprile 2009

RECENSIONE di Antonella Santarelli

Brevi e coinvolgenti: sono i racconti di Opera Narrativa Noir, ed. Tabula Fati, 2008.Racconti premiati dalla giuria della prima edizione del Premio Opera Narrativa, interamente centrata sul genere noir. Suspense e colpi di scena, pertanto, non mancano e rendono la lettura oltremodo interessante. Gli amanti del genere avranno sicuramente modo di apprezzare l’opera. Ogni racconto ruota attorno alla storia di un libro: un libro nascosto nel modo più impensabile, oppure indizio di colpevolezza di un crimine, addirittura movente di un atroce delitto, scoperto dopo anni di silenzio sull’accaduto. Il libro come leitmotiv e protagonista di storie surreali, che catalizzano l’attenzione del lettore ognuna in modo diverso dall’altra. Una triste e dolente umanità sembra comunque affacciarsi sempre, anche laddove l’elemento umano viene tratteggiato come capace di districarsi tra fatti misteriosi e rompicapi inverosimili. Sarà per questo che il genere noir attrae: ci restituisce, forse, la nostra reale dimensione di piccoli esseri in balia di forze ed eventi spesso inspiegabili e oscuri, fuori dalla possibilità di essere governati così come ci illudiamo di saper fare, nell’universale e poco umano desiderio di onnipotenza.

Antonella Santarelli

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